Mi sono imbattuta per caso, tra i vari post a tema libri, nella video recensione di Il Canto di Calliope di Natalie Haynes. La storia la conosciamo già è quella dei poemi omerici, ma raccontata delle donne. Lo potremmo definire un retelling, se proprio volessimo banalizzare giusto un zinzino (che per i non toscani vorrebbe dire un attimino) il romanzo, anche se, secondo la stessa logica si potrebbe pure dire che la Divina Commedia è una saga fantasy in tre volumi. Questioni editoriali a parte, il libro è davvero interessante.
Come si dice sempre “scrivi di ciò che sai” e la Haymes ha preso questo vecchio adagio alla lettera: in ogni riga del romanzo si legge la formazione da classicista dell’autrice che, però riesce a inserire stilemi ed espressioni tipiche della tradizione omerica nella modernità e nella scorrevolezza di una scrittura moderna e mai pesante.
In un percorso che riunisce le tappe dei miti classici, il Canto di Calliope racconta la visione femminile della guerra di Troia, dei viaggi di Ulisse dei loro antefatti e delle evoluzioni che queste hanno avuto, ben oltre la fine e l’inizio delle storie più note. La visione soggettiva delle protagoniste non risparmia nemmeno le divinità. Prende la parola persino la dea della Discordia. E mentre Elena racconta la propria versione della storia alla suocera, Penelope scrive a un Ulisse assente e la musa, Calliope dà voce all’autrice.
Il “Cantami o Diva” che tutti ricordiamo diventa una supplica che infastidisce la destinataria: il vecchio Omero sembra proprio non voler narrare le storie dal punto di vista che l’ispiratrice le propone.
Gli uomini del Canto di Calliope
Indice
- E gli uomini?
Gli uomini del Canto di Calliope sono padri tormentati dai sensi di colpa, mariti assenti o perduti, spietati assassini passati alla storia come eroi e figli caduti. Altri, secondari, diventano soldati vincitori che danno forma all’orrore della guerra.
Tra i tanti, Paride viene mostrato come il bambino viziato a cui non è mai stato detto un no e, per il quale cade un regno secolare. Achille è uno spietato assassino, il cui figlio, Neottolemo, convive con il peso di un padre eroico è ingombrante, verso il quale non si sentirà mai all’altezza. Agamennone è un uomo distrutto per aver sacrificato la figlia Ifigenia e che mostra tutta la propria pochezza.
Tematiche originali in Il canto di Calliope
La Haynes nel romanzo propone una visione del tutto nuova tra le cause della Guerra di Troia: la sovrappopolazione e l’eccessivo sviluppo demografico che portano Gea a chiedere l’aiuto di Zeus per affrontare il problema. Così, secondo i modelli classici che spiegano i grandi problemi umani in forma mitica, l’autrice del Canto di Calliope introduce il problema ecologico in un mito, in modo del tutto originale e coerente con il romanzo.
Nel suo romanzo storico, quindi l’autrice non solo cuce i miti, le tragedie classiche e l’epica omerica, ma affronta temi originali e moderni.